
Stile Retrò per la Promo nel Metaverso creata con Maxon One Ecco come “Weight of Thought” ha creato un trailer futuristico ispirato agli anni ’80 e ’90.
Player Zero è un’etichetta discografica creata dal team della rivista Heavy Metal. Si tratta di un progetto di alto profilo che sfrutta il Metaverso per presentare artisti virtuali animati. Il CEO di Heavy Metal, Matt Medley, conosceva già il cortometraggio “Weightless” di Victor Dimitrov, così quando è arrivato il momento di creare lo spot per la nuova etichetta sapeva che lo stile di Dimitrov sarebbe stato perfetto.
Dimitrov, che era già un grande fan di Heavy Metal, ha colto l’occasione al volo. Lavorando dal suo studio Weight of Thought ha riunito un team di ex-collaboratori inclusi diversi amici e un fratello per avviare il progetto.
Abbiamo parlato con Dimitrov di come ha realizzato il video promozionale affidandosi principalmente a Cinema 4D insieme a ZBrush, Redshift, Magic Bullet, Substance, Marvelous Designer, Mixamo e Octane.
Parlaci del tuo percorso come artista 3D.

Dimitrov: Sono entrato nel mondo del motion design e del VFX quasi dodici anni fa e attualmente sto sviluppando brevi video in 3D per la mia società, Weight of Thought. Il mio percorso è stato una sorta di vagabondaggio nel mondo del 3D.
Ho sempre pensato che ci fosse molto più da imparare di quanto un solo posto di lavoro potesse offrirmi, quindi non volevo accontentarmi di un unico studio di produzione. Per crescere come artista volevo essere libero di esprimermi in qualsiasi direzione mi portasse l’ispirazione ed è per questo che il lavoro come freelancer mi ha sempre attirato. Scopri i suoi lavori su ArtStation.

Ad un certo punto della mia carriera stavo lavorando con un’azienda specializzata in visual per eventi e uno degli altri artisti mi ha incoraggiato a provare Cinema 4D. L’aver appreso della sua stretta connessione con After Effects mi ha spinto non solo ad imparare ad usarlo, ma anche a cercare di incorporarlo nel mio workflow quotidiano. Una volta provato, ho subito iniziato a lavorare al mio cortometraggio in 3D “Weightless”.

Questo lavoro ha iniziato ad attirare l’attenzione di diversi artisti influenti nella community 3D, e sono riuscito ad entrare in contatto con artisti quali David Ariew, Nick Denbouer, Beeple e Mathias Omotola di Maxon. Sono stato invitato a presentare il mio progetto al Siggraph LA per Maxon, il che ha portato ancor più visibilità al mio video.
Com’è nato il progetto Player Zero?
Dimitrov: Avevo appena deciso di sviluppare un nuovo progetto per liberare la mente quando ho ricevuto la prima email di Matt Medley, il CEO di Heavy Metal. Aveva visto il trailer di “Weightless” e voleva propormi un nuovo progetto.
Ci siamo incontrati su Zoom e abbiamo scoperto di avere un gusto stilistico e un approccio professionale molto simili: siamo entrambi nerd appassionati di fantascienza. Matt apprezzava molto i miei progetti personali e mi ha chiesto di interpretare la sua sceneggiatura con lo stesso stile.

Parlaci di come hai sviluppato il look del trailer di Player Zero.
Dimitrov: Sono sempre stato affascinato dai film fantascientifici degli anni ’80 e ’90, così come dagli anime di quell’epoca. La schermata iniziale del trailer infatti è un richiamo diretto ad “Akira”, un film di animazione spettacolare del 1988. Per rimanere fedele al film mi sono addirittura assicurato che la moto fosse rossa, includendoci anche una bella derapata in stile Akira.
Sono anche riuscito a coinvolgere nel progetto uno dei miei artisti preferiti, Harrison Vincent. Grazie alle molteplici collaborazioni avute nel corso degli anni, lavorare insieme ha reso lo sviluppo del video molto più semplice. Lui è più un tipo da Redshift, io più da Octane, ed è stato interessantissimo unire i nostri stili e vedere il suo lavoro assumere un aspetto più da illustrazione.

Illustraci la tua pipeline di produzione.
Dimitrov: Cinema 4D è stato il polo principale dove è avvenuta tutta la magia e abbiamo usato molti altri strumenti lungo il percorso, incluso ZBrush per la modellazione dei personaggi basati sul nostro concept. I processi di riduzione dei poligoni (controllo del conteggio) e il workflow estremamente intuitivo hanno reso straordinario il passaggio da un programma all’altro.
Abbiamo anche modellato i robot e le moto interamente in ZBrush e mio fratello, Alexander Dimitrov, ci ha assistito durante la loro realizzazione. ZBrush ci ha facilitato il processo, offrendoci flessibilità nell’assemblare le varie parti e facilità nell’ottimizzazione del design.


Abbiamo usato Redshift e Octane in tandem come motori di rendering. Redshift è stato utilissimo per far risaltare le scene al chiuso, con la sua capacità di gestione dei VDB e del Volume Nebbia. È stato un salvavita per le scene come quella nella camera criogenica. Abbiamo creato le texture in Substance, il che ci ha permesso di aggiungere moltissimi dettagli ai modelli. Ci siamo invece affidati a Mixamo per tutte le animazioni, risparmiando un sacco di tempo.
Qual è il prossimo passo per te e per Weight of Thought?
Dimitrov: Quest’anno vorrei concentrarmi molto più sui miei progetti personali, sia come artista che come azienda. L’anno scorso mi sono quasi interamente dedicato ai clienti e quest’anno sarà più focalizzato sui miei obiettivi personali.

Il progetto “Weightless”, che ha fatto decollare la mia carriera, è sempre stato destinato ad essere molto più di un semplice trailer e quest’anno mi piacerebbe ampliarlo, probabilmente creando un video musicale o un cortometraggio. Sarà un modo interessante per fare un tuffo nel passato, portando con me le mie nuove skills e vedere quanto sono cresciuto come artista.