Dietro le Quinte di “Pokémon: Detective Pikachu” Territory Studio racconta la creazione di schermate e interfacce futuristiche per il viaggio della Warner Bros a Ryme City.
Chiunque tenti di descrivere la trama di “Pokémon: Detective Pikachu”, primo vero live-action sui Pokémon, è destinato a fare un buco nell’acqua. Vi basti pensare a Ryan Reynolds sotto forma di Pikachu - con tanto di cappello da investigatore - che si ritrova nei panni di un bravissimo detective in grado di parlare però con un solo essere umano. E quell’essere umano altri non è che Tim Goodman (Justice Smith), un agente assicurativo ventunenne che ha recentemente perso il padre in un incidente d'auto a Ryme City, un posto dove umani e Pokémon convivono pacificamente.
È un dettaglio importante da ricordare, perché il mondo dei Pokémon gira intorno al mondo del commercio di macchine, fumetti, videogiochi e film, e gioca molto sulla cattura, l'addestramento e la lotta contro queste bizzarre creature. Il che ci porta a Territory Studios, agenzia creativa nota per la creazione di interfacce utente futuristiche ed elementi al neon per ambientazioni fantascientifiche in film come Ghost in the Shell e Guardians of the Galaxy.
Ry Close, come direttore creativo e art director di Territory per “Pokémon: Detective Pikachu”, ha usato principalmente Cinema 4D e After Effects per lavorare con il suo team ai vari set del film, in particolare per realizzare le screen-graphic di Rhyme City. Ecco l'interfaccia utente di Territory.
Creazione dell’interfaccia utente PCL Lab
In realtà, l’enorme popolarità iniziale dei Pokémon non apparteneva all’epoca di Ry. Lui però si è reso conto che alcuni dei ragazzi dello studio erano chiaramente dei grandi fan, con un’ottima conoscenza di ogni Pokémon e delle rispettive caratteristiche, e quindi questo connubio ha reso ancor più divertente lavorare a questo progetto.
Il primo set importante affrontato dal team era il laboratorio PCL di Ryme City, un luogo segreto dove una scienziata, la dottoressa Ann Laurent, esegue ricerche genetiche sui Pokémon per migliorarne le capacità di combattimento. L’MPC (Moving Picture Company) con sede nel Regno Unito, ha fornito i file 3D di 3 personaggi Pokémon: Greninja, Tortorella e Mewtwo. Il team di Territory ha sfruttato Cinema 4D per elaborare questi 3 personaggi, anche se alla fine solo Mewtwo è stato coinvolto nella trama e inserito nell’interfaccia. Ecco l’interfaccia PCL Lab animata.
Questi elementi statici erano ideali per essere utilizzati sugli schermi delle analisi del laboratorio. “Le schermate mostrano importanti informazioni sui progressi dello sviluppo dei Pokémon, oltre ad alcuni controlli che permettono di modificare l'illuminazione, la temperatura e l'umidità dell'ambiente”, spiega Close. Per una migliore visione d'insieme, Territory ha progettato due diversi tipi di schermi, uno che mostra le condizioni normali e l'altro che mostra le emergenze con i segnali di allarme rossi lampeggianti.
Le altre interfacce visibili nel laboratorio visualizzano l'analisi biometrica, la spirale del DNA dei Pokémon, le tecnologie mediche e il sistema di database. Qui potete vedere l’interfaccia FUI animata. Per ottenere l'aspetto desiderato, il team di Close ha utilizzato Illustrator per definire il concept e After Effects per il compositing. Il plugin Real Glow ha contribuito al miglioramento globale degli effetti neon, correggendo otticamente la dispersione della luce per una percezione più sfumata e realistica.
Progettazione delle grafiche del combattimento
Un'altra scena chiave a cui ha lavorato Territory è stata quella del “Roundhouse Battle Ring” dei Pokémon, un fight club illegale e clandestino. Il filmato è stato girato nella Roundhouse reale di Londra, ed è stato arricchito con effetti digitali a basso contenuto tecnologico, come se "qualcuno li avesse elaborati in camera da letto proprio la sera prima”, spiega Close. Oltre a creare le grafiche per i giganteschi display a parete, con il tabellone segnapunti, gli annunci, i commenti animati play-by-play dei commentatori e i replay, Territory ha anche progettato un'interfaccia più piccola, per le schermate degli iPad di porte, pannelli e pareti.
Per dare ad alcuni display un'atmosfera volutamente retrò, Territory ha creato delle schermate d’avvio in stile DOS. Il font principale era a scelta del cliente, e il team ha usato colori tremolanti e frame-rate per completare il tutto. Close ha creato oltre 60 diverse schermate per il combattimento, uno per ogni mossa dei Pokémon, consentendo ogni contingenza e una massima flessibilità di effetti VFX.
Rappresentazione di Ryme City
Territory ha inoltre creato una serie di display grafici e interfacce aggiuntive per dare vita a Ryme City, tra cui pubblicità a LED, varie insegne, pannelli interattivi, schermi per i computer portatili della stazione di polizia e altro ancora. Per mantenere una certa coerenza d'insieme, Close e il suo team hanno lavorato a stretto contatto con il reparto artistico incaricato del film.
Close si è divertito molto insieme al suo team durante la lavorazione di Pokémon: Detective Pikachu, un diversivo rispetto ai soliti film più seri di stampo fantascientifico o militare di cui erano soliti occuparsi. Ma questo progetto non era privo di ostacoli: "Questo genere di progetto è un buon esempio delle sfide che ci si trova ad affrontare quando si lavora direttamente sul set per integrare i display nelle riprese dal vivo", spiega.
Anche se è stato entusiasmante ed energizzante lavorare a personaggi e set interessanti con un bell’intreccio narrativo, il team ha dovuto lavorare duramente, spesso la mattina presto, per realizzare le varie grafiche dietro le quinte durante le riprese del film. "Le scadenze duravano a volte solo una manciata di minuti mentre il set veniva allestito per la ripresa successiva“, aggiunge Close. “Dovevo lavorare velocemente per ogni piccolo cambiamento di marcia, per renderizzare, e visualizzare le anteprime per eventuali modifiche tra una ripresa e l'altra. Ma è stata una grande sfida creare progetti così divertenti e giocosi!”
CREDITS:
Art department
Production Designer: Nigel Phelps
Supervising Art Director: Ben Collins
Territory
Creative Director: Andrew Popplestone
Creative Lead: Ryan Close
Distribuito da Warner Bros.
Riferimenti: concept art, modelli 3D e tipografia di MPC