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Siamo Così Soli nello Spazio Territory spiega come ha sfruttato gli strumenti di Red Giant, C4D e After Effects per creare le tecnologie futuristiche sul set di Nightflyers.

Nightflyers, la serie horror-fantascientifica basata sull'omonimo romanzo di George R.R. Martin degli anni '80, racconta le vicende di un team di scienziati a bordo di un'astronave tecnologicamente avanzata che nasconde un terribile segreto. Sviluppata da Syfy e distribuita a livello mondiale su Netflix fino alla sua cancellazione nel 2019, Nightflyers è stata elogiata per un VFX all'avanguardia.

Lavorando sul set a Limerick, Irlanda, Territory Studio ha creato più di 1.200 elementi grafici animati per le tecnologie futuristiche presenti sul set, compresa l'interfaccia utente e i contenuti degli schermi. Basandosi principalmente su una combinazione di strumenti di Red Giant, Cinema 4D e After Effects, Territory ha lavorato a stretto contatto con i registi dei vari episodi, con gli allestitori dei set e con i membri del dipartimento artistico.

Schermi per l'analisi idroponica all'interno della cupola terrestre di Nightflyer. Per gentile concessione di SyFy.

Sam Keenhan ha diretto il team creativo di Territory che ha lavorato a questo progetto. Qui descrive come lo studio ha sfruttato molti degli strumenti di Red Giant combinandoli con C4D e After Effects.

Abbiamo iniziato il processo di pre-produzione lavorando con la concept artist e collaborando con il dipartimento artistico e di decorazione allo sviluppo della parte estetica. Questo lavoro è stato svolto per lo più in studio, dove abbiamo definito l'aspetto grafico generale, e dove gli strumenti di Red Giant sono stati parte integrante del linguaggio di design.

Poco prima dell'inizio delle riprese, il nostro team si è recato a Limerick dove ha allestito uno studio satellite per assicurarsi di avere sia la mobilità necessaria sul set, sia la potenza di rendering che rendesse il lavoro più veloce possibile. A Limerick, il nostro processo è passato dai cicli di progettazione&feedback a un flusso di lavoro più reattivo, in grado di gestire le richieste e le modifiche dell'ultimo minuto nello stesso giorno.

L'astronave aveva molti set, inclusi laboratori medici, un laboratorio idroponico e baie di carico. Come sempre i contenuti e la grafica dei monitor servivano a supporto della storia. Così abbiamo progettato l'interfaccia utente affinché svolgesse numerosi compiti nel modo più efficiente possibile perché, spesso, avevamo a disposizione solo giorni, o a volte ore, per fare le cose. Abbiamo costruito gli elementi in modo modulare, in modo da poter realizzare elementi specifici a supporto del ritmo narrativo, per poi arricchirli rapidamente con elementi più generici, garantendo una coesione estetica in tutte le scenografie.

Sono qui da quasi sei anni, sia come freelance che a tempo pieno. Utilizziamo principalmente Cinema 4D e After Effects per la creazione di grafica su display, anche se spesso integriamo altri programmi come ZBrush, Maya, Nuke o Houdini quando necessario. Cerchiamo di far lavorare tutto lo studio con gli stessi strumenti e Red Giant ne fa parte. Non ricordo mai un periodo in cui non abbiamo utilizzato una parte del set di strumenti di Red Giant. Ora è davvero una parte predefinita del nostro set di strumenti, perché si adatta perfettamente al nostro flusso di lavoro.

Per Nightflyers ci siamo affidati molto a Trapcode Form, Particular, Looks e a diversi strumenti della Suite Universe, tra cui Unmult, Heatwave, Glitch e Holomatrix. In riferimento alla Suite Red Giant Trapcode, è la velocità che la rende interessante, soprattutto per la grafica on-set in quanto può capitare che ti chiedano di creare degli asset che serviranno già nel pomeriggio, o a volte anche dopo un'ora.

Trapcode Form è un ottimo primo step, soprattutto per chi come me lavora prevalentemente in After Effects. Mi permette di concepire le idee e dire: "Ok, non abbiamo bisogno di costruire questa parte in Cinema 4D". Davvero, il fattore velocità dei plugin di Red Giant, unito al fatto di non dover uscire da After Effects, mi permette di attuare le cose con estrema rapidità.

Io lavoro con un portatile Apple MacBook Pro quando sono sul set, e utilizzo i plugin Red Giant insieme ad After Effects. Ho bisogno di quel tipo di macchina perché ad inizio giornata potrei dover lavorare su una cabina di pilotaggio... e più tardi, nel pomeriggio, magari mi siederò su uno sgabello nell'angolo di un altro set. Molto spesso stiamo semplicemente in stand-by, nel caso in cui la grafica di una scena necessiti di modifiche veloci mentre una telecamera ci gira attorno! Ed avere la suite di plugin di Red Giant mi permette di simulare tutto in After Effects, così posso presentarlo velocemente al regista. È semplice avere i plugin di Red Giant in esecuzione nella finestra di After Effects. Quando la grafica appare sullo schermo, possiamo eseguire il rendering senza alcuna preoccupazione. È un vero salvavita sul set.

Abbiamo utilizzato Cinema 4D in modo estensivo per creare asset o per manipolare gli asset forniti dalla produzione. Abbiamo importato i modelli e le impostazioni della telecamera in After Effects da usare con i plugin Red Giant per compattare o sviluppare le particelle. Il regista e il dipartimento artistico erano innamorati delle scansioni LiDAR e volevano che quello fosse l'aspetto della parte grafica. Questa estetica è una sorta di rappresentazione puntiforme di oggetti 3D nello spazio, e i plugin di Red Giant su base particellare ci hanno davvero aiutato a raggiungere questo obiettivo.

Abbiamo usato C4D per creare modelli e per scomporli nelle parti che ci servivano. In questo modo, abbiamo potuto facilmente esportare i file in formato OBJ e poi usare Trapcode Form per creare l'aspetto "LiDar" per alcune immagini dell'eroe. Vedi ad esempio la scena nel laboratorio medico della nave dove si vede una scansione futuristica dei polmoni del medico mentre segue la progressione di una pericolosa infezione da spore. Abbiamo anche creato un'ecografia futuristica per una protagonista incinta dove si vede il battito cardiaco e i segni vitali del bambino.

Una delle cose più singolari di Nightflyers era il personaggio della "Madre" che prendeva il controllo della nave e creava scompiglio al suo interno e tra l'equipaggio. La parte grafica era l'elemento chiave per visualizzare la presenza dell’entità sulla nave. Per dimostrare che l'entità aveva preso il sopravvento, abbiamo usato Colorista per apportare modifiche cromatiche mirate alla grafica esistente, e poi abbiamo opacizzato l'effetto su ciò che era al momento sullo schermo. La visualizzazione degli schermi supportava la presenza di questo pericolo altrimenti invisibile. È stato un approccio abbastanza semplice, ma efficace.

Abbiamo anche usato diverse altre tecniche per creare elementi coinvolgenti all'interno della grafica, come la distorsione termica ad esempio, utilizzando il plugin Universe Heatwave di Red Giant. Anche se tecnicamente impreciso, ha creato un'aggiunta stilistica divertente che ha contribuito a vendere l'idea dell'immensa energia impiegata dai propulsori. Abbiamo anche usato plugin come Optical Glow, e Chromatic Aberration per aggiungere alla grafica effetti glitch o di usura, a seconda della scena circostante o dei ritmi della trama.

Nightflyers era una creatura in continua evoluzione, con diversi registi e la necessità di diverse direzioni creative. Imparare a bilanciare questo è stato abbastanza interessante, ma la cosa più interessante per me è stato come abbiamo costruito e consegnato il lavoro dal punto di vista logistico. Questo progetto ha davvero messo in evidenza l'importanza della simbiosi tra infrastruttura, processo e flusso di lavoro.

Personalizzare il nostro approccio alle tecniche hardware e software utilizzate ci ha permesso di creare un lavoro attuabile entro determinati limiti di tempo, sul set o fuori dal set. È qualcosa in cui siamo sempre stati piuttosto bravi in Territory, ma continuiamo a sviluppare e sperimentare nuovi modi di trasferire il lavoro dai nostri monitor ai vari set cinematografici. La perfetta interazione tra After Effects, C4D e Red Giant ci ha aiutato molto in questo progetto, e ne abbiamo sicuramente beneficiato anche in altri progetti.


Author

Mike GriggsAutrice Freelance - Regno Unito