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IL MOSTRO DEL LAGO Il folklore prende vita nel nuovo video animato di Boxfort, The Loch.

Tutti conosciamo la storia del mostro di Loch Ness, in Scozia. Ma altrettanto non si può dire di Champ, il leggendario mostro acquatico che si racconta abbia vissuto per secoli nel Champlain Lake, in Nord America. Il nuovo cortometraggio di Boxfort, The Loch, si ispira vagamente ad entrambe le creature acquatiche, ad una gita in canoa e ad un weekend trascorso al Camp MoGraph (di mograph.com) lo scorso ottobre.

È il primo film di Boxfort, un collettivo di artisti di Detroit fondato da Billy Chitkin (noto come Gernge) artista e designer 3D, e da Julie Craft, artista e animatrice 3D. Mentre i membri di un collettivo di solito lavorano individualmente come freelance, questo è un gruppo di amici che lavora più spesso a progetti comuni, come nel caso dei titoli di apertura creati per Half Rez 2019.

Usando Cinema 4D, ZBrush, Procreate, Oculus Medium e Redshift, Billy Chitkin, Julie Craft e un paio di altri membri di Boxfort hanno realizzato “The Loch” in un mese. Sebbene sia stato creato principalmente in 3D, Chitkin sostiene che il film ha un aspetto onirico e illustrativo, in gran parte perché è stato composto unendo cinque parti provenienti da software molto diversi tra loro, ognuno dei quali si inserisce in modo più o meno evidente. "È stato davvero bello partire da un'idea artistica ed essere in grado di realizzarla insieme", ricorda. "E' così stimolante poter esplorare diverse tecnologie e collaborare in questo modo".

Dopo l’uscita di “The Loch” il collettivo ha deciso che proverà a realizzare un progetto interno possibilmente ogni mese, per cercare di affinare ed evidenziare le diverse competenze. Il lavoro su questo film è iniziato da alcuni semplici schizzi e da un quadro di Justin Lemmon, animatore e designer di personaggi, che oltretutto ha modellato in Cinema 4D il personaggio del pescatore.

Allo stesso tempo Chitkin modellava la barca e il paesaggio in Cinema 4D, ma non era pienamente soddisfatto della resa degli scogli in primo piano. Quindi ha chiesto la collaborazione di Julie che li ha modellati in modo diverso. “Era il momento perfetto per inserire nel progetto un po' di sculpting 3D in VR!” racconta, aggiungendo di essersi ispirata per questo al lavoro di Collin Leix nei titoli di Blend 2019, prodotti dallo studio di animazione e illustrazione Gunner.

Gunner e Boxfort si trovano nello stesso edificio, quindi dopo aver acquistato un Oculus Rift S, Julie ha chiesto a Leix di darle una lezione su come usare l’Oculus Medium. Sapeva che si trattava di uno strumento potente, ma è rimasta del tutto sorpresa di quanto fosse intuitivo. "Senza nessuna esperienza precedente di sculpting, sono riuscita ad usarlo in modo fluido nel giro di poche ore" racconta. "E creare delle grosse rocce geometriche era perfetto per quel tipo di lavoro di sculpting. Da anni non mi capitava un esperienza così piacevole nell'imparare un nuovo strumento!” aggiunge.

Justin Lemmon ha fatto un bel po’ di sculpting in ZBrush per creare un modello del mostro acquatico che assomigliasse a quello desiderato. Il mostro, che è stato texturizzato in Redshift, è stato animato lungo una spline, quindi non è stato necessario alcun lavoro di rig. "Justin ed io ci siamo seduti al tavolo e abbiamo definito in modo chiaro come doveva svolgersi la sequenza, o la storia se preferite", racconta Chitkin. "Una volta completata l'animazione generale del pescatore e del mostro, sono intervenuto per aggiungere tutte le cose secondarie, come l'acqua che si increspa, la barca che dondola e la lanterna che ondeggia. Tutte quelle cose che si percepiscono ma che forse non sempre si notano a prima vista".

“In definitiva The Loch non ha alcun significato profondo o messaggio ispiratore” spiega Chitkin, "era davvero solo un’esercizio di animazione fine a se stesso: non sai mai dove si va a finire quando collabori in questo modo, ma è il lato divertente e motivante dell'essere parte di Boxfort. Siamo un gruppo di 8 artisti e ognuno di noi sta imparando a fare un po' di tutto, dal produttore al direttore creativo. Non avrei fatto nemmeno la metà dei lavori che ho fatto se non fosse stato per le persone che ho intorno!”


Credits:
Character Design & Animation: Justin Lemmon
Lookdev & Compositing: Billy Chitkin
VR Environment Modeling: Julie Craft
Matte Painting: Nick Parente
Music & Sound Design: Sono Sanctus


Author

Meleah MaynardAutrice/Editrice – Minneapolis, Minnesota