“Pop Paper City”: il Primo Show per Bambini Interamente Realizzato con Maxon One LoveLove Films ha creato meraviglioso mondo 3D in stile stop-motion.
Pensato e creato per incoraggiare i bambini della scuola materna a sperimentare con la carta, “Pop Paper City” è frutto della produzione creativa dello studio LoveLove Films. Con i suoi adorabili personaggi di carta che vivono tante avventure creando divertenti lavoretti durante i loro viaggi, questo show vuole ispirare i bambini a divertirsi realizzando le proprie creazioni cartacee.
LoveLove Films sfrutta una combinazione di strumenti di Cinema 4D, Redshift e Red Giant per ottenere lo stile visivo unico dello show. Lo studio, fra l’altro, ha lavorato a stretto contatto con Maxon durante tutta la produzione della serie.
Dopo quattro anni di sviluppo, “Pop Paper City” è stato distribuito da Aardman Animations ed è stato presentato in anteprima lo scorso anno sul canale tv britannico, Milkshake!. Lo show è diventato velocemente il primo grande successo globale dello studio, acquistato da oltre 150 paesi in tutto il mondo.
Passare dalla carta al digitale
Con sede nella piccola cittadina marittima di Bournemouth, nel Regno Unito, lo studio LoveLove Films è stato fondato nel 2010 da Georgina Hurcombe, producer e managing director, con un focus su grafiche broadcast e animazioni per pubblicità televisive, musica e video promozionali. Questo focus però ha subito una svolta decisiva nel 2018, quando gli otto membri del team LoveLove hanno avuto l’idea di creare contenuti per bambini.
Durante una pausa di sei mesi hanno elaborato diversi concept innovativi che sono diventati il vero trampolino di lancio del team di Hurcombe, visto che ora “Pop Paper City” si trova in prima linea nella TV per ragazzi nel Regno Unito.
Sfruttando questo grande successo, lo studio si è ridefinito come un’azienda di produzione a tutti gli effetti, creando documentari, short video e programmi per bambini, oltre a contenuti animati e di motion graphic. “Da bambina ho sempre amato creare lavoretti ed ero sempre ispirata dai programmi tv inglesi per bambini e dalla loro forte enfasi su arti e mestieri” racconta Hurcombe.
La carta è stata sicuramente il punto di partenza, ma lo studio sapeva già di voler sviluppare quest’idea utilizzando workflow 3D e CG per combinare dei personaggi cartacei e una “mano-assistente” in live action per mostrare i passaggi della creazione di questi lavoretti.
Portare in vita “Pop Paper City”
Dopo aver immesso nel mercato il primo episodio e aver firmato con Aardman, il loro partner di distribuzione principale, lo studio ha lavorato un anno intero per dare vita a personaggi, ambienti e mondi colorati. Mantenere le qualità autentiche e tattili della carta era uno dei punti focali del processo creativo. “Abbiamo sperimentato davvero tanto con i vari tipi di grana e texture della carta, replicandone i dettagli in CG con un’attenzione meticolosa” dice Hurcombe.
Per ottenere quel livello di realismo, il team ha optato per una “filosofia delle imperfezioni”, rappresentando difetti e qualità tipiche dei lavoretti fatti a mano in modo da incoraggiare i bambini a replicare quelle creazioni senza la paura di sbagliare.
Una volta ottenuta l’approvazione della serie e il semaforo verde per la produzione, il team ha dovuto risolvere una miriade di problemi. Questo li ha obbligati ad ampliare il team e a collaborare con Maxon per gestire la pipeline di 52 episodi. “Mi sono messa in contatto con Maxon, informandoli del nostro desiderio di dar vita a “Pop Paper City” utilizzando Cinema 4D e Redshift, e la loro risposta è stata a dir poco entusiasmante” rivela Hurcombe.
“Il supporto tecnico di Maxon è stato fondamentale per risolvere i problemi con il rig”, racconta Bradley Nicholls, responsabile del reparto CG. Con un design originale ed eclettico, ciascuno dei sei personaggi viaggia per il mondo in stop-motion. Proprio per ottenere questo stile 2D unico e per altre esigenze di animazione, i personaggi sono stati realizzati con un mix di joint e costrittori collegato a dei Controlli Spline e a dei rig XPresso, garantendo all’animatore un completo controllo in qualsiasi situazione.
“Plom, una sorta di personaggio ‘peloso’, è stato il più complesso da realizzare”, ammette Nicholls. “Ogni ciuffo di ‘capelli’ doveva essere riggato dinamicamente per oscillare, dondolare e irrigidirsi e abbiamo avuto diverse difficoltà a gestire tutti questi movimenti. Abbiamo provato diverse versioni per questo rig e il team di Maxon è stato incredibile nel supportarci, aiutandoci a creare degli strumenti su misura per le dinamiche di Plom.
Ogni ciocca è formata da una catena di joint riggati dinamicamente con diversi cursori per controllare la velocità e la rigidità del movimento, in modo da poter passare facilmente da morbido a rigido nel caso di movimenti importanti, come una capriola, e poi di nuovo morbido”.
I dettagli del workflow
Gli episodi venivano sviluppati e prodotti contemporaneamente e quindi era necessario e fondamentale sviluppare strategie che permettessero di risparmiare più tempo possibile, ad esempio utilizzando strumenti come la Dispersione di C4D. “Lo strumento Dispersione è talmente veloce e semplice da usare! Puoi semplicemente applicare degli asset ad un pennello e poi dipingere direttamente sullo sfondo” spiega Nicholls.
“Creiamo circa il 70% del prodotto finito, poi discutiamo idee e direzioni da seguire e da lì iniziamo a modificarlo, ad aggiungere piccoli elementi per perfezionarlo o a sperimentare con nuove combinazioni di asset”.
“Anche lo strumento Posizionamento Dinamico è stato davvero utile per posizionare gli elementi nella scena in modo veloce e intuitivo”, continua. “C’é stato un episodio per cui dovevamo riempire un forziere con pietre preziose. Una volta posizionata la prima pietra, lo strumento Posizionamento Dinamico ha letto tutte le forme e ha costruito velocemente una pila che appariva davvero realistica”.
Grazie alla sua carriera nel live-action, Nicholls è riuscito a dare a “Pop Paper City” quel particolare effetto cinematico creando un senso di profondità di campo: “Assegnavo un set di tre lenti e F-stop ad ogni episodio” spiega. “Tutti gli F-stop sono stati creati in Redshift e in questo modo potevamo visualizzarli direttamente dall’esportazione per modificarli e utilizzarli”.
Incoraggiare i bambini ad essere creativi
Avvicinandosi alla conclusione della prima stagione nel Novembre 2023, il manager di LoveLove Studio, George Canton-Coulter, è sempre più emozionato per le risposte commoventi ed esaltanti ricevute dal pubblico dello show. “Otteniamo feedback davvero positivi, ma riceviamo anche tantissimi disegni e foto dai bambini! È la dimostrazione che la serie ha davvero ottenuto un buon impatto” racconta.
Non sorprende che la passione di Hurcombe e del suo team per i programmi per bambini non mostri alcun segno di cedimento. Al momento sono impegnati con un adattamento a film del programma e con la creazione di contenuti originali per YouTube, nella speranza di raggiungere un pubblico più vasto con il loro mondo creativo.
“All’inizio eravamo solo un piccolo studio privo di risorse finanziarie e senza alcuna esperienza di scrittura o produzione di contenuti per bambini. Ma poi, con un’idea ben chiara ed una passione ardente, abbiamo fatto questo salto nel buio” racconta Hurcombe. “Spero che il nostro successo dimostri che nessun sogno è troppo grande o irrealizzabile. Con impegno e convinzione, ogni sogno può diventare realtà!”.