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La Sigla Rockeggiante di “The Muppets Mayhem” Ecco come Penny Nederlander e Shine hanno creato una clip psichedelica utilizzando Maxon One.

La serie tv comica e musicale per Disney+ "The Muppets Mayhem” segue le peripezie di Dr Teeth e dei The Electric Mayhem durante l’epico viaggio per la registrazione del loro primo album originale.

Abbiamo intervistato Penny Nederlander, candidata agli Emmy Awards, a proposito della sua collaborazione con Shine per la creazione della sigla iniziale dello show.

Scopriamo insieme come lei e Shine hanno usato Cinema 4D, Redshift, la suite Red Giant Trapcode e After Effects per realizzare le animazioni, inclusi vari effetti caleidoscopici in linea con lo stile che ha reso famosa la band del “The Muppet Show” .

Nederlander: Con Shine collaboro soprattutto per il lato esecutivo, il che significa che entro in gioco solo dopo la selezione delle storyboard. Ero l’unica animatrice in questo progetto, quindi ho diretto tutto il processo. Ho lavorato come sempre a stretto contatto con il direttore creativo di Shine, Michael Riley. A volte lavorano con noi anche altri membri del team, ma spesso siamo solamente noi due.

Disney ha fornito a Shine i primi otto episodi per visionarli e nonostante fossero incompleti è stato subito chiaro che si trattasse di uno show davvero interessante. Michael ha aiutato a supervisionare le riprese in green screen all’Henson Studio, in cui venivano ripresi vari oggetti di scena ed elementi chiave dei membri della band che cantano, ballano e suonano singolarmente o tutti insieme. Una volta presentato il primo motion test per la sigla, Disney ha subito approvato l’effetto caleidoscopico.

Lavorando con Michael ho riunito tutti gli asset necessari e mi sono messa subito al lavoro. Era come se stessimo creando dei mandala in stile anni ’60 che includevano tutti i vari elementi presenti nella serie e l’effetto caleidoscopico ha contribuito a creare quella sensazione psichedelica.

Nederlander: Per lo sfondo abbiamo usato una texture 3D lava lamp che ho creato personalmente in Cinema 4D. L’effetto caleidoscopico si basa sul movimento delle bolle e sul modo in cui salgono, si separano, si fermano e scendono per poi rigonfiarsi e salire nuovamente. Ho usato vari effetti di color shift per far risaltare i personaggi, nel tentativo di rendere ogni momento visivamente accattivante con varie combinazioni di colore e in modo da ricordare l’effetto onirico della lava lamp.

È stato davvero incredibile vedere i personaggi inseriti in questo mondo caleidoscopico, un esempio è la sequenza in cui Janice suona la chitarra immersa in uno sfondo magenta, viola e con qualche traccia di arancione. Insieme a Michael abbiamo giocato con tanti elementi diversi, ma ci siamo impegnati molto per mantenere un look coerente dall’inizio alla fine.

Da un punto di vista stilistico è stato divertente lavorare con così tanti tipi diversi di livello - lo sfondo a lava lamp, gli effetti color shift, foto, video - c’erano così tante cose con cui lavorare e sperimentare. Ad esempio, la tastiera non è un semplice elemento 3D rotante, ma ho dovuto applicare un effettuatore Mograph sui tasti in modo che suonassero a tempo con l’audio.

Nederlander: Una delle cose che adoro di più di C4D è che posso creare degli elementi da zero e poi renderizzarli e modificarli velocemente quando voglio. È sicuramente il workflow più adatto per me. Ho sfruttato C4D per creare elementi come la tastiera 3D, il microfono, il plettro della chitarra, i marshmallow, i gamberi, le polaroid, il disco dorato e molto altro.

Per ottenere la maggior accuratezza possibile nei dettagli del disco, ad esempio, ho usato delle texture Rilievo e degli strumenti di spostamento per assicurarmi che la luce si riflettesse sulla superficie nel modo corretto. È stato un processo un po’ caotico che ha richiesto abbastanza tempo, ma alla fine ha funzionato benissimo.

Nederlander: Le transizioni mi preoccupavano molto perché quando si usano effetti caleidoscopici puoi farli “sbocciare” solo per un certo numero di volte. Però ci tenevo tanto ad inserire soggetti che non fossero solo elementi 2D, foto o video.

Mi sono ispirata alla sequenza di “Ant-Man” in cui i personaggi cadono nel Regno Quantico per la prima volta e ogni piccolo elemento si presenta in modo simmetrico, una scena di grande impatto visivo. Così mi sono messa al lavoro in Cinema 4D e mi sono divertita tantissimo nel creare un adattatore 2D per dischi a 45-RPM, per poi scomporlo e replicarlo in 3D.

Alla fine ho realizzato tre adattatori: ripiegandoli uno sull’altro, in modo che fossero tutti uniti, sembrava davvero che distorcessero la realtà! Utilizzare l’adattatore RPM mi ha permesso di ottenere una transizione fantastica, perché con i personaggi 3D in primo piano danno un’impressione diversa dello spazio e delle visual.

Nederlander: Ho usato Trapcode Particular nella sequenza con Animal per creare delle esplosioni composte da spirali composte di mini-marshmallow.

È un trucchetto che uso ormai da quindici anni e che funziona combinando un elemento in Cinema 4D, in questo caso i marshmallow, ed eseguendo un ciclo di rotazione multi-asse in modo che l’oggetto rotei nello spazio. Ha funzionato benissimo perché quando ho inserito la ripresa in Particular, randomizzando il punto iniziale e impostandolo in loop, ho ottenuto quest’immensa esplosione senza aver prima dovuto simularla in 3D.

Nederlander: Il palco 3D, i Muppet e la folla sono tutti stati creati con Cinema 4D e poi renderizzati in Redshift. La folla ha completato la scena in modo efficace, ma ho dovuto imparare qualche trucco per renderla perfetta.

Ho preso gli elementi per i personaggi del pubblico da Action VFX.com e li ho importati in Cinema 4D. Quando importi così tanti frame in un’unica sequenza, però, bisogna sempre fare un po’ di compositing per liberarsi degli elementi superflui. Per aggiungere un po’ di variazione, ho renderizzato dei frame specifici per ciascun personaggio in modo che non ci fosse sempre lo stesso ritmo per gli applausi.

Utilizzando l’oggetto Clona e alcuni asset in stock ho creato l’intero pubblico, illuminandolo da dietro. Per Redshift però erano troppe sequenze texture da gestire, così ho imparato a elaborare in batch migliaia di immagini in texture proxy per Redshift.

Nederlander: É stato un progetto così divertente, era un’immensa caccia agli Easter egg! Non volevamo rivelare nessun segreto, ma ogni oggetto e ogni personaggio sono stati presi dallo show e ogni elemento rappresenta un personaggio o un momento specifico. Ed è stato ancor più divertente rintracciare tutti quegli elementi nello show quando è stato finalmente rilasciato!


Credits:
Boards: Michael Riley, Kate Mrowzowski
Creative Director: Michael Riley
Executive Producer: Bob Swensen
Motion Test: Denny Zimmerman
Lead Animator: Penny Nederlander


Author

Helena Corvin-SwahnAutrice Freelance - Regno Unito