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L’ Aggiornamento di Redshift Integra Nodi e Disturbo di Cinema 4D Il Supporto per il Disturbo di Cinema 4D Implica la Compatibilità con Altre Applicazioni 3D e App DCC.

Friedrichsdorf, Germania – 4 Dicembre 2019Maxon sviluppatore leader in soluzioni per la modellazione, il painting, l'animazione e il rendering 3D professionale e Redshift Rendering Technologies, Inc., sviluppatore di software per il rendering con accelerazione GPU, sono lieti di annunciare che l’ultima release di sviluppo di Redshift 3.0.12 include il supporto nativo per il Disturbo di Cinema 4D, oltre ad una più profonda integrazione con Cinema 4D e la possibilità di definire i materiali usando il sistema nativo di Cinema 4D basato sui nodi.

Gli effetti di disturbo di Cinema 4D sono molto richiesti tra i vari pacchetti di software 3D per la loro flessibilità, per la loro efficienza e per il loro impatto visivo. Il supporto nativo in Redshift implica che gli effetti di disturbo di Cinema 4D sono ora accessibili agli utenti di altre applicazioni DCC che utilizzano Redshift come soluzione di rendering. Il disturbo procedurale permette agli artisti di aggiungere con facilità dettagli e casualità alle superfici altrimenti perfette. Cinema 4D offre 32 diversi tipi di disturbo e innumerevoli variazioni possibili in base alle impostazioni definite. Il supporto nativo del disturbo di Cinema 4D si traduce nella capacità di Redshift di preservare la memoria della GPU pur offrendo risultati di rendering di alta qualità.

"Questa release è il primo risultato della nostra collaborazione dopo l'acquisizione di Redshift da parte di Maxon nell'aprile di quest'anno", afferma David McGavran, CEO di Maxon. "Dimostra il nostro impegno non solo verso la community di Cinema 4D, ma anche verso il settore nel suo complesso, poiché mettiamo gli effetti di Disturbo di Cinema 4D a disposizione di tutte le applicazioni supportate da Redshift".

Redshift 3.0.12 rappresenta solo l’inizio di questa interazione, che fornirà ai creatori di contenuti una più profonda integrazione di Redshift all'interno di Cinema 4D. I materiali di Redshift possono ora essere definiti utilizzando il sistema di Materiali Nodali di Cinema 4D introdotta nella Release 20. Inoltre, i materiali di Redshift possono utilizzare il sistema di Spazi Nodali introdotto nella Release 21, che combina i nodi nativi di più motori di rendering in un unico materiale. Redshift è il primo a sfruttare le nuove API di Cinema 4D per implementare i propri Spazi Nodali. Gli utenti possono ora utilizzare qualsiasi pannello di visualizzazione di Cinema 4D come finestra Redshift IPR (interactive preview rendering), agevolando il lavoro all'interno di layout compatti e permettendo di interagire con la scena durante lo sviluppo di materiali e illuminazione.

La release di sviluppo di Redshift 3.0.12 è già disponibile nei forum utenti di Redshift sul loro sito web.

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